La primavera è una stagione che porta sulle tavole tanta frutta e verdura. Tra queste primizie ci sono gli asparagi, una pianta coltivata già dagli egizi 2000 anni fa. Della stessa famiglia della cipolla e dell’aglio, l’asparago si presenta in tre diverse colori: bianco, dal sapore delicato, verde, con un sapore più deciso, e violetto, particolarmente fruttato. In cucina si utilizzano però solo le prime due varianti. Altra differenza è tra l’asparago coltivato e l’asparago selvatico o asparagina. Vanno raccolti tagliando la parte che si trova sotta la punta, che risulta essere quella più tenera.
Possono essere conservati, senza lavarli, in una semplice busta di carta fino a 3 o 4 giorni dalla raccolta.
Gli asparagi sono particolarmente ricchi di proprietà positive, come le vitamine A e B, il fosforo, il calcio, il magnesio e il potassio. Sono quindi utili al mantenimento della funzionalità dei reni, portano beneficio ai legamenti e favoriscono la luminosità della pelle.
Una curiosità: gli asparagi sono i protagonisti di due quadri di Édouard Manet: L'asperge e Une botte d'asperges.
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